RUZANTE! TE LO DICO

Di e con Aristide Genovese

Il 15 agosto 1521, Angelo Beolco detto “Ruzante” si reca presso il Barco di Altivole, per un grande ricevimento dato in occasione della visita del cardinale Marco Cornaro, vescovo di Padova dal 1517 mai fisicamente insediatosi nella diocesi patavina. L’occasione è ghiotta per andare a reclamare la presenza del vescovo a nome di tutta la città di Padova: Ruzante non se la lascia scappare e pronuncia davanti al cardinale una mirabile orazione. Descrive le bellezze del contado pavano (i possedimenti del vescovado), ne esalta la lingua e le bellezze femminili e, con iperboli ardite, richiede al cardinale (in modo alquanto rivoluzionario per l’epoca) il mutamento delle leggi canoniche che regolano la vita dei contadini. L’Orazione intendeva anche proporsi come polemica contro la sterile erudizione accademica, attraverso l’uso di un linguaggio, quello dei villani, che rifaceva il verso alle pompose orazioni che qualche giorno prima le autorità padovane avevano rivolto al Cornaro stesso.

Per il cinquecentenario di questa orazione civile, Theama Teatro ripropone l’Orazione, ma con una visione moderna, quasi contemporanea, con un linguaggio addolcito rispetto alla stesura originale. La prima Orazione viene integrata con estratti da I Dialoghi ruzantiani, e da un estratto de “La lettera all’Alvarotto” … continua