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La memoria sepolta
Febbraio 5 @ 11:00
La parola “foiba” è una dialettizzazione del termine latino “fovea”, ovvero fossa, con la quale si indicano le cavità carsiche presenti in Friuli, nella Venezia Giulia, in Istria e in Slovenia.
Le foibe divennero un luogo di esecuzioni sommarie per prigionieri, militari, poliziotti e civili, dapprima destinati ai campi d’internamento allestiti da Tito in Slovenia.
Al centro della storia le vicende di una ragazza di 24 anni, laureanda in lettere e filosofia che in quel periodo girava in bicicletta per i comuni dell’Istria per preparare il materiale per la sua tesi di laurea. Nel settembre del 1943 un gruppo di partigiani irruppe in casa sua razziando ogni cosa. Il suo corpo fu ritrovato in una foiba.
Questo recital inoltre raccoglie molte altre testimonianze e storie di ragazzi, uomini, donne, anziani scomparsi nel fondo di queste caverne verticali in Jugoslavia ma racconta anche un’altra storia di follia, quella della deportazione degli italiani in Crimea, la strada da Kerch al Kazakistan che dal 29 gennaio del 42 fu irrigata dalle lacrime e dal sangue degli italiani.